MILANO
Alla fine per le Casse di previdenza è arrivata la proroga al 30 settembre per l'adozione dei bilanci tecnici riferiti a un arco temporale di 50 anni.
Il termine – previsto dal decreto legge 201/2011 – era inizialmente previsto per il 31 marzo, poi posticipato al 30 giugno. Non bastava, secondo il presidente dell'Adepp (l'associazione che riunisce le Casse dei professionisti), Andrea Camporese, che aveva chiesto più tempo al Governo. La sollecitazione di Camporese è stata raccolta in Parlamento in un emendamento presentato alla Camera (e approvato) da Giuseppe Francesco Marinello (Pdl) al decreto milleproproghe appena convertito in legge.
La nuova formulazione del comma 24 dell'articolo 24 del Dl 201 del 2011 prevede, dunque, la nuova data-ultimatum per le Casse. Entro il 30 settembre gli enti previdenziali dovranno quindi adottare, nell'esercizio della loro autonomia gestionale, misure volte ad assicurare «l'equilibrio tra entrate contributive e spesa per prestazioni pensionistiche secondo bilanci tecnici riferiti a un arco temporale di 50 anni». Nel caso in cui i bilanci tecnici non vengano redatti entro il termine previsto dal milleproproghe, il decreto salva-Italia prevede l'introduzione pro rata del contributivo per gli iscritti (in relazione ai periodi contributivi dal 1° gennaio 2012) e un contributo di solidarietà per i pensionati. La misura del prelievo, in questo caso, sarà dell'1%, sui trattamenti 2012 e 2013.
I bilanci tecnici, redatti anche sulla base delle indicazioni elaborate dal Consiglio nazionale degli attuari e della Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip), serviranno per assicurare l'equilibrio e, quindi, la possibilità di erogare le pensioni del futuro.
Oltre alla proroga, però, le Casse avevano avanzato l'ipotesi che venissero inseriti anche i patrimoni e i rendimenti all'interno del calcolo della sostenibilità.
Dal ministro del Lavoro, Elsa Fornero, è arrivata un'apertura sulla possibilità di considerare anche i rendimenti dei patrimoni. La prima applicazione di questa impostazione dovrebbe interessae la Cassa dei medici, l'Enpam (si veda «Il Sole 24 Ore» dell'8 febbraio).
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